L’uso dei dispositivi di protezione individuale serve a proteggere occhi, naso e bocca dal COVID-19. Tuttavia, coprire queste parti del corpo, che esprimono l’individualità umana e sono cruciali per la comunicazione non verbale, influenza in maniera significativa il rapporto medico-paziente. Un gruppo di ricercatori della Stanford School of Medicine ha testato un particolare metodo per provare a “umanizzare” questi dispositivi.
Data: 07.2020 Fonte: ncbi.gov